If you’ve gone to the movies recently, you may have felt a strangely familiar feeling: You’ve seen this movie before. Not this exact movie, but some of these exact story beats: the hero dressed down by his mentor in the first 15 minutes (Star Trek Into Darkness,Battleship); the villain who gets caught on purpose (The Dark Knight, The Avengers,Skyfall, Star Trek Into Darkness); the moment of hopelessness and disarray a half-hour before the movie ends (Olympus Has Fallen, Oblivion, 21 Jump Street, Fast & Furious 6).
Anche dei film molto belli possono poggiare su idee fallaci rimanendo comunque degli ottimi lavori, molto godibili ed ispiranti. Pi, o Il teorema del delirio, è un film psicologico e surreale di Darren Aronofsky, girato con uno stile molto personale ed una fotografia in bianco e nero con molto contrasto, tipica dell’espressionismo, poi ereditata da alcuni film di (meta)genere weird come Eraserhead, Tetsuo o Begotten. The invention of lying, o Il primo dei bugiardi, è una commedia di Ricky Gervais che affronta il tema della religione e della necessità per l’uomo di inventare storie.
Un testo ottimo e molto completo sulla cultura cyberpunk, era disponibile da parecchio tempo sul sito della storica rivista Decoder. Ora Decoder on-line non esiste più, ma è accessibile mediante la wayback-machine, il sito che si occupa di archiviare tutti i siti esistenti a futura memoria. Spazia dalla letteratura, alla politica, la controcultura hacker in ambito internazionale e nazionale con particolare riferimento all’Italian Crackdown, per finire con la psichedelia e le arti musicali e visive.
Se non vi sareste mai aspettati di guardare un film di fantascienza girato come un lungo dialogo fra personaggi seduti nel salotto di una casa di montagna, dovrete guardare “L’uomo che venne dalla Terra”.