All’interno della comunità matematica si discute tuttora, anche se ormai folcloristicamente, della disputa molto accesa e mai conclusa tra Isaac Newton e Gottfried Leibniz per la paternità del calcolo infinitesimale, branca fondante dell’analisi matematica e dunque presupposto per tanti risultati tecnologici e scientifici dell’ultimo secolo. Newton, pur iniziando prima di Leibniz a sviluppare il “metodo delle flussioni”, tardò molto nel pubblicare i suoi risultati. Inizialmente tra i due nacque un produttivo scambio epistolare, tramite il quale gli scienziati iniziarono a comprendere la portata delle loro intuizioni, ma che terminò bruscamente non appena si presentò a entrambi il timore di vedersi strappare il primato della scoperta.
read moreEsplorazioni
In questo capitolo racconto la storia di Hubel e Wiesel, insigniti del premio Nobel per le loro scoperte relative all’apparato visivo dei mammiferi. Il loro lavoro su basa su quella che mostrerò essere una concezione insostenibile della visione e degli altri poteri mentali intesi come processi computazionali che hanno luogo nel cervello. Il problema principale di una teoria computazionale è che essa presuppone erroneamente che la mente emerga da eventi che accadono nella testa. L’eredità di Hubel e di Wiesel va perciò messa in discussione.
read moreSul linguaggio
Qualche scettico potrebbe obiettare che, anche se è vero che il linguaggio è uno strumento culturale collettivo, ciascuno di noi in realtà lo interiorizza. Questo è ciò che caratterizza il conoscere una lingua. Quando impariamo una lingua apprendiamo un sistema di regole che ci permette di pensare, di rappresentare e di ragionare all’interno di essa. Pensare, ragionare ecc., tutto ciò ha luogo dentro di noi. Il fenomeno del linguaggio, dunque, se correttamente compreso, non fornisce alcuna evidenza riguardo al fatto che la nostra mente non risiede nelle nostre teste.
read moreLa dinamica della coscienza
Come scaturisce la coscienza nel cervello? In questo capitolo darò prova che ciò non accade. Possiamo spiegare come l’attività cerebrale dia origine alla coscienza solo se riconosciamo che ciò che conta per la coscienza non è l’attività neurale in quanto tale, bensì l’attività neurale in quanto immersa nella più ampia azione e interazione di un animale con il mondo che lo circonda. Questo non è che un altro modo per dire che l’attività neurale di per sé non determina la coscienza. La mia idea è che il lavoro compiuto dal cervello ha la funzione di facilitare un modello dinamico di interazione che coinvolge, oltre al cervello, anche il corpo e l’ambiente. L’esperienza è messa in atto dagli esseri coscienti con l’aiuto del mondo.
read morePerché non siamo il nostro cervello (prefazione)
Riporto una parte della prefazione del libro Perché non siamo il nostro cervello, pubblicato nel 2009. L’autore è Alva Noë, filosofo esternalista.
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