I <3 hacking, pubblicato da Shake Edizioni è una raccolta di articoli della storica rivista hacker "2600", che vanno dal 1984 al 2008, selezionati dal suo editore Emmanuel Goldstein. Il titolo originale del libro è The Best of 2600:A Hacker Odyssey.
Ragionare di tecnologia, informatica e telecomunicazioni senza considerare il punto di vista hacker, è come ragionare di politica e sociologia, escludendo il pensiero anarchico: il risultato non può essere che incompleto, parziale, monco. L'importanza storica è quindi notevole, in quanto descrive un periodo di rapida espansione e diffusione dei mezzi telematici ed informatici, dal punto di vista di chi questi mezzi ha contribuito a plasmare sia tecnicamente che nell'immaginario collettivo.
La selezione degli articoli non è completamente cronologica, ma è suddivisa per argomenti che spaziano dall'hacking delle reti telefoniche della Bell, per poi passare al nascere delle aziende concorrenti, le BBS, la telefonia cellulare, i personal computer, ARPANET, la nascita di internet, l'hacking low-tech, l'hacking in ambiente militare, le radio, la crittografia e lo spionaggio dei servizi segreti a danno dei cittadini, Google, Paypal ed una grossa sezione riguardo ai rapporti fra gli hackers e le leggi, nella quale vengono seguiti i famosi casi di Kevin Mitnick e del collaboratore di 2600 Bernie S..
La qualità dell'adattamento italiano, almeno nell'edizione in mio possesso è, talvolta, incostante. Sono presenti diversi refusi ed in almeno un articolo mancano delle illustrazioni che il testo sembra intendere dover esserci. Alcuni termini tecnici vengono, talvolta, tradotti alla lettera, indice che chi ha curato la traduzione, non era a conoscenza di quell'argomento. Fortunatamente, queste magagne sono estremamente rare e non compromettono la godibilità del testo.
Personalmente, ne consiglio la lettura. È un testo molto divertente ed appassionante e, a mio avviso, d'importanza storica notevole.
"2600 è stata (ed è) la rivista più importante nella storia dell'hacking. Per lungo tempo il Nemico pubblico numero 1 dei servizi segreti di tutto il mondo. E mito di migliaia di giovani smanettoni e idealisti.
"Gli hacker, nella loro ingenuità idealistica, rivelano sempre le cose che hanno scoperto, senza riguardo ai soldi, i segreti delle aziende, o le cospirazioni del governo. Noi non abbiamo nulla da nascondere, e questa è la ragione per cui siamo relativamente aperti nelle nostre faccende. [...] Ma il fatto che non siamo disposti a giocare al gioco dei segreti, ci trasforma in una minaccia tremenda agli occhi di coloro che vogliono tenere le cose importanti fuori dalla portata del pubblico. Ormai ci sono molte persone normali che condividono i valori degli hacker, cioè la libertà di parola, il potere dell'individuo davanti allo stato o alle corporation [...] perché la difesa dell'individuo è il vero punto importante." Emmanuel Goldstein