Articolo preso da some1elsenotme.wordpress.com: Sto leggendo I miti del nostro tempo di Umberto Galimberti. Lettura non banale. Nel capitolo che riguarda il mito dell’intelligenza, in particolare, ho trovato almeno un paio di paragrafi che mi son piaciuti parecchio. Il primo, La mimetizzazione dell’intelligenza, riguarda il concetto di intelligenza come capacità dell’intelligenza stessa di manifestarsi pubblicamente o meno a seconda di ciò che viene richiesto da una certa situazione sociale (questa di Galimberti è un’idea che ho maturato da anni: interessanti le connessioni che lui produce tra tale concetto e le caratteristiche della personalità narcisistica). Il secondo accenna al rapporto tra giustizia e tutto ciò che sappiamo e scopriamo, anno dopo anno, sul funzionamento dello psiche, con gli strumenti del diritto che sono sempre più grossolani quando si trovano a maneggiare i più radicali progressi scientifici.
Quante parole si stanno spendendo in questi giorni per la decisione di una catena di supermercati, nemmeno la prima, di vendere della carne macellata secondo il metodo Halal... Leggo di animalisti stracciarsi le vesti per questa scelta irrispettosa per gli animali, minacciare il boicottaggio, per poi tornare a più miti consigli nel momento in cui il rappresentante della catena decide di tornare sui propri passi proseguendo a vendere non più la carne di animali ammazzati secondo la procedura Halal, bensì solo uccisi tramite i nostri misericordiosi metodi tradizionali. Forse questi animalisti dimenticano che anche gli animali uccisi dai nostri macellai, non sempre vengono storditi prima dello sgozzamento.
In questo giorno del 7 luglio 2012, un significativo gruppo internazionale di neuroscienziati cognitivi, neurofarmacologi, neurofisiologi, neuroanatomisti e neuroscienziati computazionali sono riuniti all’Università di Cambridge per riesaminare il sotto strato neurobiologico dell’esperienza cosciente ed i relativi comportamenti negli animali umani e non-umani.