Storia della filosofia occidentale

In questo classico della storia della filosofia, Bertrand Russell riesce a spiegare con chiarezza, discorsività e, talvolta, ironia, l’intero sviluppo della filosofia occidentale e le relazioni che essa ha avuto con la politica e la società delle varie epoche.

Con limpidezza, si riescono a capire i motivi delle svolte storiche e delle rivoluzioni culturali avvenute anche grazie allo sviluppo del pensiero filosofico e, viceversa, quando il pensiero filosofico è stato a sua volta influenzato dal periodo storico.

Russell introduce, abbraccia e spiega il pensiero dei vari filosofi più influenti, per poi distaccarsene ed osservarlo da un punto di vista non più coinvolto, criticandolo e trovandovi le eventuali falle ed incongruenze. Si fa così seguire dal lettore in questo percorso d’affezione, conoscenza ed allontanamento, che è il metodo più corretto per comprendere al meglio le idee altrui.

Il libro contiene parti più entusiasmanti ed altre meno. Questo dipenderà molto dai gusti e da ciò che il lettore cerca. Personalmente, ho trovato molto avvincenti i capitoli sui greci, in particolare i presocratici con la loro spudorata e fantasiosa genialità. Molto interessanti, anche se talvolta lenti, quelli sugli scolastici ed il periodo medievale. Sempre più coinvolgenti i successivi capitoli del periodo rinascimentale, fino ad arrivare ai filosofi moderni. Negli ultimi capitoli, è stato particolarmente interessante trovare i germogli delle idee filosofiche successivamente sviluppate dai filosofi contemporanei.

Consiglio la lettura a tutti gli appassionati di filosofia e di storia, specialmente a chi intende allargare le proprie conoscenze filosofiche, ma non sa di preciso da dove iniziare. Grazie a questo libro, si riesce ad avere una panoramica abbastanza dettagliata, che permette di poter scegliere con più chiarezza quale pensatore si vuole approfondire.

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