Bello, con alcune parti molto brillanti. M’ha fatto pensare al secondo filone di cyberpunk (che col cyberpunk originale mantiene solo alcuni legami), quello di Snow Crash e Mindplayers. Banks, in questo libro, ha una grande fantasia, ed un approccio molto personale alla realtà virtuale… un tema che, a mio parere, sembrava essere diventato un po’ stagnante e statico. Solo il finale, m’è sembrato un po’ deboluccio, ma è compensato da uno svolgimento spettacolare ed alcuni passaggi, addirittura, esaltanti.
La morte è stata sconfitta? Sì. Nella realtà virtuale della Criptosfera, una “copia” di noi stessi può continuare a esistere e addirittura a interagire coi vivi. Eppure tutto ciò potrebbe finire da un momento all’altro: un fenomeno misterioso – chiamato l’Invasione – sta infatti minacciando di annientare sia la Terra sia il criptomondo. Una minaccia che sembra tuttavia importare poco al re Adjine VI, determinato piuttosto a non farsi sottrarre neppure una stilla del suo potere. E invece importantissima per il Conte Sessine III, che, dopo essere stato assassinato per l’ennesima volta, è costretto a addentrarsi appunto nella Criptosfera per scoprire chi ha voluto la sua morte. Così il destino dei due mondi grava sulle fragili spalle della ricercatrice Gadfium, che, in risposta a un messaggio inviato da esseri sconosciuti, deve compiere un lungo viaggio per arrivare a capire cosa sia veramente l’Invasione e in quale modo si possa fermare.
Recensione su Fantascienza.com: Criptosfera.
Sul blog Il futuro è tornato, c’è un articolo di approfondimento sull’autore. Se volete leggere, è qua: Iain (M.) Banks: la Cultura di un autore di fantascienza