In occasione della premiazione agli Academy Award del documentario Citizenfour sulla fuga di Edward Snowden e la pubblicazione dei documenti segreti della NSA che provano il programma di sorveglianza globale della comunicazioni statunitense e di altri stati, riprendo un articolo che scrissi sul vecchio blog nel periodo in cui iniziarono a venir pubblicate le notizie.
Se giudicassimo le azioni di persone come Snowden, Bradley Manning o Julian Assange, secondo gli insegnamenti morali con cui siamo soliti giudicare le persone che, mettendo a repentaglio la propria stessa sicurezza, denunciano i crimini della malavita organizzata, dovremmo considerarli degli eroi. Di controverso, se giudicassimo le reazioni degli stati denunciati da questi eroi, noteremmo delle forti analogie con quelle che ci aspettiamo dai malavitosi nei confronti di chi li denuncia e testimonia contro di essi.
Bradley Manning, ex militare, testimone dei comportamenti immorali ed illegali dell'esercito degli Stati Uniti, denunciò quello che sapeva, passando molti documenti incriminanti a WikiLeaks, che si occupò di fornirli ai maggiori organi di stampa mondiali, facendo sì che la gente venisse messa al corrente dei crimini che i militari statunitensi ed i loro alleati stavano commettendo. Fra questi documenti, ad esempio, c’è il famoso filmato in cui si vedono degli aviatori, a bordo del proprio elicottero, uccidere volontariamente dodici persone, civili.
Edward Snowden, ex sistemista della NSA, testimone dei comportamenti immorali ed illegali dei servizi segreti statunitensi, denunciò quello che sapeva, passando molti documenti incriminanti a vari giornali mondiali, fra cui il The Guardian britannico, mostrando alla gente come i servizi segreti statunitensi pagano i maggiori provider e software house (Microsoft, Skype, Apple, Google, Facebook, Dropbox, Yahoo, Paltalk, AOL…), per spiare e memorizzare sistematicamente le comunicazioni dei propri cittadini e dei cittadini stranieri che utilizzano servizi informatici e di comunicazione statunitensi.
Questi programmi di sorveglianza globale, prendono il nome di PRISM ed Xkeyscore, a cui si aggiunge il britannico Tempora, ad opera del GCHQ, i dati raccolti vengono utilizzati anche dai servizi segreti e la polizia di altri paesi alleati (ad esempio, furono usati dalla polizia neozelandese per organizzare l'incursione, poi dichiarata illegale, nella casa del proprietario di Megaupload) ed i server utilizzati per questi programmi di sorveglianza sono sparpagliati in tutto il mondo.
Manning finì processato e, nel frattempo, incarcerato e detenuto in condizioni inumane.
l'avvocato e opinionista Glenn Greenwald, in un articolo del 15 dicembre, denuncia le condizioni inumane a cui è sottoposto il soldato, che per gli standard di alcuni paesi costituirebbero tortura, sottolineando che Manning non è stato condannato per alcun reato.
David House, informatico e ricercatore, che visita Bradley due volte al mese, riferisce che Manning viene tenuto in isolamento per 23 ore al giorno, dorme con le luci accese e viene controllato ogni cinque minuti. Inoltre è costretto a dormire indossando soltanto un paio di pantaloncini, esponendo la pelle a diretto contatto con una coperta molto simile a un tappeto. Durante la notte viene svegliato dalle guardie se non completamente visibile. l'unica forma di esercizio consentitagli consiste nel camminare in circolo in una stanza per un’ora al giorno, e viene incatenato durante le rare occasioni in cui può ricevere visite. David House riferisce anche che le sue condizioni di salute psicofisica sono in peggioramento e che Bradley è catatonico.
A marzo il portavoce del dipartimento di stato americano PJ Crowley si dimette in seguito alle sue dichiarazioni riguardo al trattamento di Bradley Manning, da lui definito “ridicolo, controproducente e stupido”. Wikipedia IT http://it.wikipedia.org/wiki/Bradley_Manning#Accusa_e_detenzione
Ora è stato condannato definitivamente a 35 anni di carcere con ventidue capi di accusa. Dopo il pronunciamento della sentenza si è detto pentito di ciò che fece.
Snowden è perseguitato dalla legge ed attualmente in esilio in cerca di asilo politico. Temporaneamente ne ha ottenuto uno dalla Russia.
Il giornale The Guardian, ha subito un’incursione dei servizi segreti britannici, il GCHQ. Durante quest'incursione, sono stati distrutti PC e dischi fissi.
The mood toghened just over a month ago, when I received a phone call from the centre of government telling me: ‘Yoùve had your fun. Now we want the stuff back.’ … one of the more bizarre moments in the Guardian’s long history occurred — with two GCHQ security experts overseeing the destruction of hard drives in the Guardian’s basement just to make sure there was nothing in the mangled bits of metal which could possibly be of any interest to passing Chinese agents. ‘We can call off the black helicopters,’ joked one as we swept up the remains of a MacBook Pro. The Guardian http://www.theguardian.com/commentisfree/2013/aug/19/david-miranda-schedule7-danger-reporters
David Miranda, compagno di Glenn Greenwald, il giornalista che si è occupato di pubblicare le informazioni passategli da Snowden, fu arrestato all'aeroporto di Heatrow e detenuto per nove ore con l'accusa di terrorismo, subendo interrogatori, perquisizioni ed, infine, sequestro di tutte e sue apparecchiature elettroniche.
The partner of the Guardian journalist Glenn Greenwald, who has written a series of stories revealing mass surveillance programs by the National Security Agency (NSA), was held for almost nine hours on Sunday by UK authorities as he passed through the Heathrow airport on his way home to Rio de Janeiro. David Miranda was stopped by officers and informed that he would be questioned under the Terrorism Act 2000. The 28-year-old was held for nine hours, the maximum the law allows before officers must release or formally arrest the individual. According to official figures, most examinations last under an hour, and only one in 2,000 people detained are kept for more than six hours. Miranda was released without charge, but officials confiscated electronics including his mobile phone, laptop, camera, memory sticks, DVDs and games consoles. ‘This is a profound attack on press freedoms […] to detain my partner for a full nine hours while denying him a lawyer, and then seize large amounts of his possessions, is clearly intended to send a message of intimidation to those of us who have been reporting on the NSA and GCHQ,’ Greenwald commented. The Guardian http://www.theguardian.com/world/2013/aug/18/glenn-greenwald-guardian-partner-detained-heathrow
Julian Assange, capo redattore di WikiLeaks è in esilio ed in attesa di asilo politico dall'Ecuador. Rischia di venire estradato negli Stati Uniti, dove dovrà subire un processo con l'accusa di spionaggio.
Bradley Manning e Edward Snowden non erano gli unici a conoscenza degli illeciti che decisero di denunciare.
Tutte le persone elencate, sono state accusate di essere traditori e spie, di mettere in pericolo gli stati di cui stavano denunciando i reati dei rispettivi governi, polizie ed eserciti.
Ad un’osservazione superficiale, ciò che è accaduto alla redazione del The Guardian è un’azione volta ad impedire che altre notizie compromettenti, pericolose per la sicurezza nazionale, vengano pubblicate. Chiunque, tuttavia, può arrivare a pensare che i dati distrutti in modo così scenico, erano molto probabilmente stati salvati anche altrove e, se a questo si aggiunge l'episodio dell'arresto del compagno di Glenn Greenwald, si ottiene che ciò che rimane, è solo l'atto intimidatorio.
Il paradosso appare abbastanza evidente, specialmente se si fa un parallelo con ciò che ci è sempre stato insegnato riguardo al dovere civico di contribuire al rispetto della legge, in special modo nelle situazioni in cui è coinvolta la criminalità organizzata.
Ci è stato insegnato e continuamente ripetuto che il testimone che denuncia un crimine, nel caso il crimine sia stato commesso da qualche privato, è effettivamente un testimone e bravo cittadino; nel caso sia stato commesso dalla malavita organizzata, considerando il pericolo che corre, è un testimone che necessita di protezione e, per il coraggio che dimostra nonostante le intimidazioni che potrebbe aver subito, viene spesso definito “eroe”, mentre viene disprezzato e chiamato traditore o spia dai suoi ex compagni malavitosi.
Poco sopra, abbiamo visto alcuni casi in cui i crimini sono stati commessi da governi, le cui reazioni sono evidentemente molto più simili a quelle dei malavitosi, che non a quelle dei democratici custodi delle leggi, che ci hanno sempre insegnato a considerare.
Da questo, segue che, secondo il nuovo vocabolario:
- Il testimone di crimini commessi dai governi è un traditore ed una spia.
- L'omertoso, colui che tace, è un bravo cittadino e patriota.
Corollario: Nel caso in cui sia il governo stesso a far trapelare informazioni riservate che potrebbero mettere in pericolo i propri agenti, allora non c’e` alcun problema. Vedi il caso di Valerie Plame.
Personalmente, mi sento più al sicuro sapendo che in giro ci sono anche traditori e disertori.