Guardando in retrospettiva ciò che mostra il sito Osservatorio censura, di Marco d'Itri, si può affermare che il 2013 è stato, almeno fino ad ora, l'anno in cui la censura del web in Italia ha avuto la maggiore espansione.
Dal grafico si nota chiaramente come si sia passati da circa ottanta richieste di censure accolte dal 2008 a fine 2013, a circa trecentotrenta a fine 2013. Duecentocinquanta richieste in un solo anno: circa il triplo di quanto era stato fatto nel totale dei quattro anni precedenti. Secondo quanto riporta l'articolo La censura su internet in Italia: un problema sottovalutato del gruppo Autistici/Inventati, "Ad oggi ci sono più di cinquemila siti che dalla rete italiana sono irraggiungibili senza che la decisione derivi da una sentenza penale. In sostanza, ai provider italiani viene chiesto di impedire ai propri clienti di raggiungere una porzione di internet, ed è ormai pratica comune utilizzare lo strumento censorio per bloccare siti di filesharing o anche di ecommerce, oltre ai siti di scommesse e di pedopornografia. [...] Stupisce che non ci sia alcuna consapevolezza diffusa su questo tema: a livello tecnico la censura di internet in Italia è equiparabile a quella in vigore in regimi totalitari, eppure nessuno sembra particolarmente preoccupato. Ancora più paradossale è il fatto che questa censura agisca spesso sottotraccia, e l’indice dei siti proibiti non esista in alcuna forma pubblica consultabile dai cittadini."
Il sito Osservatorio censura sopra riportato è un primo tentativo di rendere pubblica la situazione e permettere alle persone di poter consultare degli elenchi di siti censurati e le eventuali motivazioni che hanno portato all'oscuramento.
Come viene operata la censura e come aggirarla
Esistono diversi sistemi per aggirare la censura, a seconda del modo in cui è stata implementata. Attualmente, i metodi utilizzati sono due.
- Falsificazione del dominio
I fornitori di connettività configurano i server DNS, che si occupano di trasformare il nome pubblico di un sito o servizio, nel corrispondente indirizzo IP numerico, in modo che rispondano falsamente che il sito non esiste, oppure redirigano la richiesta verso specifici server web contenenti una pagina di errore. Una sorta di hijacking di stato. - Intercettazione del traffico verso l'IP
I fornitori di connettività agiscono sulla propria rete in modo che il traffico diretto verso l'indirizzo IP, o la classe di indirizzi IP che ospitano il sito censurato non siano inoltrati a destinazione.
Entrambi i sistemi sono aggirabili dall'utente. La manomissione dei server DNS, può essere scavalcata impostando manualmente dei name server diversi da quelli forniti dal provider. Alcuni esempi sono i DNS pubblici di Google ed OpenDNS.
Aggirare l'intercettazione del traffico verso gli IP è leggermente più laborioso. È necessario passare attraverso una VPN, oppure un sistema di routing come TOR, che permetta di uscire sulla rete pubblica da dei nodi dislocati in paesi diversi da quelli in cui è attivo il blocco. Alcuni fornitori di VPN sono i già citati Autistici/Inventati, SwissVPN e IPredator. Questi ultimi due, a pagamento.
Attenzione: Alcuni provider potrebbero forzare una redirezione del traffico
DNS verso i propri, impedendo agli utenti di utilizzare dei DNS diversi. Mi è
stato riferito che Vodafone è uno di questi. Di altri provider non ho, al
momento, notizie.
Per aggirare questa manomissione, è possibile utilizzare TOR o una VPN, per
dirottarvi le richieste di risoluzione dei nomi le quali, passando attraverso
un tunnel cifrato, non possono venire intercettate e manipolate dal provider.
Prossimamente ripubblicherò una guida su come configurare TOR, un proxy locale per il filtraggio delle pagine web, un proxy locale per la cache, ed un DNS di cache locale che si agganci a TOR, su una distribuzione Arch Linux, ma adattabile a qualsiasi altra distribuzione.
Considerzioni
Ritengo che la liberazione dalla censura non possa essere chiesta alle
istituzioni, le stesse a cui viene delegato il potere di darla o toglierla, ma
vada presa individualmente o in associazione fra pari e mantenuta. Non penso che
la libertà possa essere una concessione di terzi, ma piuttosto uno stato di
coscienza, la possibilità di essere padroni di se stessi, che dev'essere
ottenuto individualmente ed autonomamente.
Non una rivoluzione, ma una ribellione, come suggeriva Max Stirner.
Ben vengano tutti gli strumenti atti ad aggirare la censura. Che siano resi accessibili ed utilizzabili da chiunque. Che si formino reti sotterranee per la comunicazione libera.
Vorrei che nessuno si sentisse impotente e circondato da forze e complotti
impenetrabili ed invulnerabili. Abbattere la morale delle persone è anch'esso
uno stratagemma per ammansirle... Vorrei che tutti i maniaci dei complotti lo
capissero: nel loro tentativi di "risvegliare" la conoscenza e l’interesse delle
persone, a causa dei metodi e del modo illogico e poco onesto di comunicare,
finiscono spesso con l’ottenere l’effetto opposto.
Essi dovrebbero capire che affermazioni eclatanti, nel contenuto e nei toni,
richiedono dimostrazioni e prove altrettanto eclatanti. Quando si è dalla
parte della verità, dovrebbe essere sufficiente esprimersi in modo onesto.
Molte persone sono sufficientemente mature ed intelligenti da poter valutare
correttamente dati veritieri e dimostrazioni logiche e sensate, quando vengono
mostrate in modo sufficientemente corretto ed esauriente.
Se si vuole che una persona si comporti in modo intelligente, per prima cosa va
trattata come tale.