La fine del terzo conflitto mondiale fu una svolta storica per la civiltà.
Terminò con il ritorno a casa di migliaia di soldati sotto shock, incapaci d’imbracciare qualsiasi arma.
Non si sa chi causò la fine. Probabilmente un gruppo di hacker o forse solo un ragazzino.
Già da molti decenni, grazie agli addestramenti che permettevano il necessario distacco emotivo, combattere era come giocare ad un videogame.
Negli ultimi due anni, tutte le nazioni si dotarono della tecnologia che traduce la coscienza in un flusso di dati, e viceversa.
Ogni militare aveva un apparecchio per il backup della coscienza e della memoria collegato al proprio sistema nervoso. In caso di morte, entrambe venivano inviate ai sistemi di memorizzazione del proprio esercito, che avrebbero successivamente clonato il soldato mantenendone pressoché intatta l'esperienza.
Empathy_s-loop, la botnet pirata, diffusasi sulla quasi totalità dei terminali, non venne scoperta fino all’attivazione, quando i flussi di backup dei soldati morenti, vennero deviati in modo inaspettato.
Fu così che tutte le guerre si fermarono. La coscienza di chi stava morendo, copiata in quella dell’uccisore, improvvisamente all'unisono, capivano di aver appena ammazzato… se stesso.